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Rino Cerrone [Rilis]

Rino Cerrone [Rilis]

rino1jpgIn uno dei party di tre giorni, caratteristici della seconda metà degli anni ’90 per i nightclubbers napoletani, nel luglio 1995, c’erano molti bravi artisti. Tra questi c’era un ragazzo partenopeo, giovane, ma già pieno di entusiasmo nei confronti della musica elettronica dance. Quel ragazzo era Rino Cerrone, che nel giro di qualche anno avrebbe sedotto la scena techno europea e mondiale. Al party fu invitato anche un duo, che si esibì con un live in stile elettronico. Lino Monaco e Nicola Buono avevano un approccio diverso con la musica elettronica. I loro live set proponevano atmosfere sognanti e sperimentali. Durante quel party qualcosa accadde, e questi tre artisti si ritrovarono nel giro di un mese a suonare insieme al mitico party dell’8 dicembre alle Coccinelle come “Q-Men”.

Rino Cerrone nasce a Napoli nel 1972. Il suo spirito d’avventura lo portò già ad una giovane età a prendere parte alle gare motociclistiche nazionali, ottenendo ottimi risultati. Ma evidentemente i suoi obiettivi andavano aldilà del motociclismo, e la sua passione per la musica prese subito piede. Fu infatti alla fine degli anni ’80 che Rino cominciò a venire a contatto con realtà musicali che hanno contribuito alla formazione del suo stile attuale. Nell’età adolescenziale partecipò ai concerti punk e rock in giro per l’Italia, e cominciò ad avvicinarsi alla scena underground dei centri sociali. Fu poi affascinato dalle nuove sonorità proposte da gruppi come Orb e Future Sound Of London, le cui ambientazioni sognanti e chill out catturarono subito la sua attenzione, e fecero aumentare la sua curiosità verso la musica elettronica. I suoi primi viaggi in Europa lo portarono a conoscere realtà elettroniche nuove, e fenomeni del calibro degli Psychick Warriors ov Gaia, uno dei gruppi supremi della trance music, contribuirono con le loro affilate tessiture ipno-ritmiche e ipertribali a suggestionare fortemente Rino. 

Mentre la sua stanza si continuava a riempire di musica Rino cominciava a frequentare i primi parties alternativi che si facevano in Campania. Erano i primi anni ’90, e Napoli si fece promotrice di molte serate progressive e techno, e dei primi after hours, a cui Rino partecipava con grande entusiasmo. Mai prima di allora i giovani italiani avevano assistito a questo tipo di feste, ed ogni settimana si pensava già a quella della settimana successiva. Promoter storici di Napoli come Ivan & Susy e Paolo Traverso proponevano già allora serate, dove la musica innovativa e di qualità era il loro principale obiettivo da raggiungere.

Erano anni di grande fervore per la scena techno napoletana, e Rino Cerrone era parte di quel fervore. Rino fu subito intrigato nell’elemento produttivo della dance music, e presto acquistò il suo primo sintetizzatore, una Juno 106 di seconda mano. La strada verso le produzioni era oramai intrapresa, e grazie anche all’aiuto dei Quietman, e dell’amico e partner per la vita Mario manganelli, Rino realizzò il suo primo piccolo studio di registrazione. Due anni dopo era già pronto il loro primo disco come Q-Men, “Xphase ep”, che uscì nel 1997 su “Design Music”, la prima etichetta di Marco Carola, allora residente a Francoforte.  Negli anni successivi seguirono numerose uscite su etichette importanti come il 12” su Zenit, e il “Kluster ep”, sempre su Design, nel 1999. le porte del mercato musicale si erano aperte, e Rino cominciò a produrre dischi su etichette di prestigio come Speaker Attack, Phont music, Relentless e Primate. Fu allora che insieme a Mario Manganelli decise di registrare una sua propria etichetta, la Ri’li:s records. I primi due prodotti usciti su questa nuova etichetta la resero presto tra le più rinomate nel panorama techno mondiale.  Nel frattempo Rino Cerrone guadagnava consensi a livello europeo grazie ai suoi eccellenti DJ set a tre piatti, ricchi di groove tribal-tech, e sonorità d’avanguardia ed eleganti.  Numerosi sono stati anche i remix realizzati da questo artista, come il famoso “Subractive Synthesis VI Remixes”, sull’americana Synewave. Ultimamente ha remixato alcune tracce di “The Advent” per la serie di raccolte di “hi-school techno tunes” “Recreations vol.I-II su Kombination Research, ed ha rilasciato un remix per la raccolta “My Favourite Recordings” su On Off.

Le apparizioni su compilation e raccolte sono oramai incalcolabili. Tra le più importanti vanno ricordate “DE 9 Closer to the Edit”, di Richie Hawtin su “Minus”,  che conteneva, insieme ad altri lavori e loop di Rino, la famosa “Optical Way”, presente anche su “Relentless Beats” vol.1 e 2, su “Vision”, per “Combined Forces”, e sulla compilation di Cristian Varela e Tony Verdi – “Salon de Mezclas” per “Serial Killer Vinyl”.

Gli ultimi due anni hanno visto Rino esibirsi nei migliori club e festval mondiali. Ha partecipato alla “I Love Techno” del 2002, ed a “Innercity”, il fantastico evento organizzato ad Amsterdam il 21 dicembre 2002 dal gruppo di promoters “ID ‘n T”, nella struttura multiambiente “RAI”. Nel marzo 2003 è stato in tour in Giappone e Sud America, ed la sua schedule ha pochissime date libere.

Dopo i veri pionieri della techno pochi sono stati gli artisti che hanno saputo veramente offrire qualcosa di innovativo e di qualità in questo settore, e Rino cerrone ne rappresenta senza dubbio uno dei migliori esempi.