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RoBOt FESTIVAL 2010 (Bologna, It)

RoBOt FESTIVAL 2010 (Bologna, It)

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RoBOt FESTIVAL
15 – 18 Settembre 2010
(V.V) Bologna
Italia

L’associazione culturale Shape, che da anni si impegna a promuovere e diffondere la cultura contemporanea del suono nell’area Bolognese, presenta la terza edizione del RoBOt festival. Ormai impostosi nel panorama dei festival internazionali anche grazie alla curata selezione degli artisti che puntualmente ne compongono la lineup, nelle due edizioni precedenti l’evento ha ospitato nomi del calibro di Moritz Van Oswald, Carl Craig, Guy Gerber, Tobi Neumann, Nick Curly (solo per citarne alcuni) ed ha registrato affluenze notevoli con oltre diciottomila presenze.
Anche quest’anno presentato un eccellente e variegato programma ricco di allestimenti, performance, installazioni, dj set e workshop. Location saranno i tre club piu in voga del capoluogo emiliano: Link, Kindergarten e Cassero. Ai quali si aggiungono altre due location speciali: il Teatro Comunale e il suggestivo palazzo Re Enzo, situato nella centralissima Piazza del Nettuno, nel cuore di Bologna.
Quattro giorni per una full immersion nelle arti digitali e nell’elettronica piu d’avanguardia, grazie alla follia artistico-esistenziale di fuoriclasse come Uwe Schimdt aka Atom TM, alfiere dell’eclettica casa discografica tedesca Raster Noton (un certo Byetone vi dice niente ?), che si esibira’ rigorosamente live Sabato 18 a Palazzo Re Enzo. Personaggio, Schimdt, che nella sua lunghissima carriera artistica è stato beffardamente in grado di presentarsi con una sessantina di identita’ diverse, tra le quali spicca un certo Señor Coconut…
O ancora grazie alla stravaganza di un’altra fuoriclasse totale, ovvero Dani Siciliano (una che per intenderci sta a Matthew Herbert nella musica come Uma Thurman sta a Quentin Tarantino nel cinema) che si esibira’ per l’apertura del festival Mercoledi’ 15 al Teatro Comunale, accompagnata da quei due mattacchioni francesi dei Noze: soggetti che, con i loro lavori (in particolare Songs of The Rock uscito su Get Physical) si sono spinti a esplorare territori musicali ancora inesplorati per dettarci nuove regole di una dance vissuta senza timori reverenziali, superando i tipici stereotipi che accompagnano questo genere. Con loro, la medesima sera, previsto anche il live del musicista e compositore Londinese Jon Hopkins (si proprio quello di The Fourth State) uno che, sempre per intenderci, va a braccetto con Brian Eno…
A confermare l’ecletticita’ del festival segnalo la serata di Giovedi’ 16 Settembre al Cassero interamente dedicata a sonorita’ Cosmic-Funk e Nu-Disco con la presenza di Luca Baldelli, che possiamo tranquillamente definire un pionere di questo tipo di sound, oltre alle proiezioni che si terranno a Palazzo Re Enzo.
Passando alla parte piu’ club-oriented del festival, Venerdi 17 RoBOt si dividera’ tra il Link dove ai piatti si alterneranno quel genio francese di Cassius, Jesse Rose (uno dei resident del berlinese Panorama Bar) piu l’interessantissimo “live – techno” trio viennese Elektro Guzzi, e Palazzo Re Enzo con il pupillo di casa (nonchè di casa M_nus) Fabrizio Maurizi insieme agli attesissimi King Midas Sound, band dalle sonorita’ Dub / Trip-Hop, pronta a srotolare un massiccio tappeto di bass-line e a proiettarci in fumose atmosfere Bristoliane. Last but not least il Berlinese Robot Koch, dj e fondatore della digital label Robot Don’t Sleep, nonche’ mente illuminata dietro il progetto Jhacuzzi, acclamatissima band che gravita nell’orbita B-Pitch Control.
Appuntamento per palati fini l’ultimo giorno del festival, Sabato 18, quando a Palazzo Re Enzo oltre al precedentemente citato live di Atom TM, assisteremo agli imprevedibili esperimenti live del “manipolatore” di strumenti a fiato (e non solo) bolognese Diego Cofone aka Dicofone insieme ad altri due musicisti tutt’altro che convenzionali come Bass Clef e Ad Bourke.
Il tutto condito dal set di Donnacha Costello, anch’egli un precursore, uno che con i suoi lavori prima su Force, D1 e Minimise ed ora con l’album “Before We Say” (uscito per la Poker Flat di Steve Bug) ha letteralmente ipnotizzato i dancefloor di tutto il mondo con la sua minimal-techno di altissimo livello.
In contemporanea al Link festa grande che sembra quasi una rimpatriata Cocoon con Ilario Alicante, quel simpaticone (ormai di casa) di Tobi Neumann piu il live di Reboot, artista dal sound molto particolare e attento alle sfumature, vicino ai parametri dettati da una certa tech-house minimalistica e allo stile di gente come Villalobos, SIS e appunto Luciano: il suo album “Shunyata” uscito a Giugno su Cadenza ne è prova tangibile.
Insomma tanta tanta roba per un festival italiano giovane ma che traborda di sperimentazione e che, grazie alle suoi concept, presenta linee di vedute e schegge di creativita’ che superano abbondantemente i confini nazionali. Be there !

Official Web Site:

www.robotfestival.it

Review by Stefano Pizzigoni (MAD)

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