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POLEMOS Il disco trilogia dei Fauve! Gegen a Rhino

POLEMOS Il disco trilogia dei Fauve! Gegen a Rhino

“Polemos” è il secondo lavoro dei giovanissimi Fauve! Gegen a Rhino, una trilogia di EP pubblicata dalla scozzese Bedevil di John Willis (Pumajaw / ex chitarrista dei LOOP) nel circuito inglese e italiano. E’ il disco di transizione del duo toscano. Anzi,”Polemos” è un disco della transizione, uno spostamento lento e inesorabile, un movimento da carpire traccia dopo traccia scontrandosi con l’impossibilità di fermare il movimento stesso in maniera così paradossale da non poter risultare un cd ma da poter essere una trilogia. Un disco che non si contiene in sé, il disco rotto, il ricordo frantumato. Musica elettronica che si dimena tra ambient e techno minimal, sonorità berlinesi e nord-europee.
La trilogia ritrae il più grosso movimento che la civiltà abbia mai conosciuto: Pòlemos.
Lo scontro, la disputa, la polemica, il tracciare il campo di battaglia delle forze (o debolezze) di ogni genere: forze fisiche, meccaniche, naturali, emotive, volitive, belliche, e soprattutto umane. Tre volumi, ognuno con un proprio nome e una propria identità, incorniciano questo movimento inarrestabile ma instabile.

When you’re dancing you’re struggling” è il primo volume del disco in cui si pongono le basi costitutive e strutturali di ogni tipo di scontro raffigurato, in ultima istanza, nella lotta per eccellenza: la visione dell’arte che tramuta un coinvolgimento in vera e propria estasi e da cui può partire tutta la trilogia: come una confessione, un’autoaccusa, una mise en abyme, un gioco di specchi, o meglio, di pozzi oscuri che che sprofondano nell’abisso.
When you’re struggling you’re winning” è il secondo volume, è la strategia, la pianificazione, la mappatura dell’evento che stringe a sé e conduce verso di sé: il conseguimento della vittoria, il sole che sorge e la radura perfettamente illuminata.
When you’re winning you’re losing” è il sole che tramonta oscurando ciò che l’uomo ha appena intravisto appartenergli: la sua solitudine, il suo corpo, la sua caducità. Il campo di battaglia inscena i corpi straziati, i pochi sopravvissuti ciondolanti e la consapevolezza di ciò che è appena stato. Un grido si solleva: “C’est la guerre!”.

Biografia

Deliri, desideri, distorsioni. Frantumi, e speranze. Fauve! Gegen a Rhino è musica del dopoguerra, il prossimo: torneremo primitivi del futuro tra le architetture squarciate di Gordon Matta-Clark, etimologicamente belve bohème che si disputano con l’attendista rinoceronte preistorico il possesso del Bene in un rito dionisiaco.

Fauve! Gegen a Rhino (letteralmente tradotto: Belva! Contro un Rinoceronte) è un progetto che nasce nel luglio del 2009 dall’unione di due gruppi: i Fauve! e i Rhino Therapy.
ll gruppo toscano, da trio divenuto duo (Andrea Lulli / Riccardo Gorone), ha realizzato, in un’ottica completamente do iy yourself e nell’arco di un anno, una trilogia di EP, dal nome POLEMOS. Alle loro spalle hanno un primo LP autoprodotto dal titolo “Geben” ed un LP prodotto da Tannen records dal nome “Namegivers’ Avenue” (2011).

Tra le collaborazioni live: DD/MM/YYYY, Tom Greenwood dei Jackie O’ Motherfucker, IOSONOUNCANE, l’inaugurazione della mostra di Yona Friedman Progetti per Venezia e il land artist britannico Chris Drury per una performance nel parco di opere d’arte ambientali Artesella dal titolo “Physis” ispirato alla sua opera Mushroom Cloud.

 

I 3 EP di “POLEMOS” secondo i FAUVE! GEGEN A RHINO

Polemos, nella mitologia greca, era il demone della guerra. Abbiamo voluto infatti concentrarci sul concetto di lotta come modalità di origine dell’evento.
“Il periodo contemporaneo ha dimenticato l’importanza della nascita originaria di ogni evento. Esso non deve più considerarsi come un accadimento che precede o che segue un altro. Quell’evento è piuttosto la possibilità di essere inclusi in esso. L’Evento come scaturigine della possibilità”.
▶ When You’re Dancing You’re Struggling /EP#1 
Le cinque tracce che lo compongono partono dalla memoria della lotta come scontro immemore di sé (Andenken). La volontà è il ricordo dell’Evento originario nella sua possibilità di farsi arte (Bayeux tapestry) assolutamente prima, nell’a-venire di ogni manifestazione, che sia bellica (Ghaznavids-Seljuq), meccanica (Resistor-Inductor), naturale, insomma, quotidiana (kai entaùtha) che accompagna lo scorrere dei nostri giorni.
▶ When You’re Struggling You’re Winning /EP#2
Le tracce che costituiscono questo secondo EP vogliono riferirsi alla “quiete dopo la tempesta”.
Se nel capitolo precedente incontravamo l’Evento come scontro e disputa, adesso troviamo la serenità e la pace di un equilibrio apparentemente stabilito.
Il marasma successivo all’esito bellico lascia un’eco di sé e risuona (The Word Before) nella valle deserta sul cui suolo costruire delle fondamenta e abitarle. Dalla nuova civiltà verranno issati nuovi monumenti, istituite nuove religioni, stabiliti nuovi culti e rituali che si scontreranno con quelli precedenti (Diplopia). Dopo i folli scontri alcuni abitanti si recheranno nelle più remote regioni lontane dalla civiltà e rimarranno nella solitudine col solo affetto della loro madre terra (Ottakring). Ma col tempo la nostalgia della loro patria da cui sono fuggiti si farà sentire. E per questo si prepareranno (Wobbler) ad una guerra che deciderà il loro destino.
Partiranno dal luogo del lutto verso una nuova conquista (Lepanto).
▶ When You’re Winning You’re Losing /EP#3
Ultimo capitolo della Polemos Trilogy dal titolo When You’re Winning You’re Losing porta con sé il compimento di un dopoguerra sulla linea dell’orizzonte del crepuscolo. Se, infatti, il capitolo precedente si concludeva con i preparativi per la battaglia finale (Lepanto), questo ultimo capitolo comincia con l’arrivo sul campo di morte con il pezzo Auriga inaugurante un’inevitabile china sul valore della vita come tale esposta al potere estraneo (Naked Life) e sulla sua intrinseca caducità (Serse). Il crepuscolo si abbatterà sui corpi abbandonati sul suolo nemico annunciando un nuovo giorno, forse una nuova alba (Sweeping off the day), mentre ai pochi sopravvissuti non resterà che la presa di coscienza, non della nuova alba, ma dell’imminente tramonto, del successivo finire del giorno (C’est la guerre!).

Questo è il videoclip:

“Serse”